Uscirà con ogni probabilità tra la fine di agosto e l’inizio di settembre il bando annunciato prima dell’estate, per la concessione pluriennale del tratto di spiaggia libera di Punta Marina, sulla quale da cinque stagioni l’associazione Insieme a Te allestisce l’omonimo stabilimento, fiore all’occhiello, non solo ravennate, per il settore del turismo inclusivo.
La struttura, come si sa, è dedicata ad accogliere le persone con gravi disabilità, permettendo loro e alle loro famiglie una vacanza all’insegna della sicurezza ma anche di un briciolo di normalità. Fino ad ora la concessione era di carattere temporaneo e al termine di ogni stagione ogni attrezzatura veniva rimossa, per poi essere rimontata all’inizio della stagione successiva.
Chi si aggiudicherò l’avviso pubblico potrà invece costruire su quel tratto di arenile una struttura fissa, sfruttando fondi messi a disposizione dal PNRR.
“Noi siamo ovviamente prontissimi a partecipare – afferma Debora Donati, presidente dell’Associazione Insieme a Te -, forti dell’esperienza maturata fin qui. Ma non ci faremo fermare in ogni caso, abbiamo in mente altre collaborazioni sul turismo inclusivo, che stiamo cercando di sviluppare in parallelo al bando”.
Infatti, anche nell’ipotesi che l’esperienza possa continuare, quello che si apre è un anno complesso: l’avvio dei lavori avverrà con ogni probabilità a partire dagli ultimi mesi del 2022 e non è detto che la nuova struttura possa essere pronta per l’inizio della stagione 2023. Per non lasciare gli ospiti privi di soluzioni alternative e continuare a sviluppare opportunità di vacanza e turismo per tutti, l’associazione sta infatti progettando forme di collaborazione con altre strutture balneari, per “esportare” il modello di Insieme a Te ovunque.
“È ovvio che per le persone con disabilità molto gravi, come chi è tracheotomizzato e ha bisogno della ventilazione, è indispensabile una struttura ad hoc, ma ci sono molte forme di disabilità, meno gravi, che potrebbero trovare risposta in qualunque stabilimento balneare, se solo fosse fornito di alcuni ausili e personale formato per utilizzarli – spiega Donati -. Uno dei nostri sogni è proprio quello di dar vita ad un progetto di collaborazione con i gestori della riviera, con i bagnini di salvataggio e con tutte le figure che sarà necessario coinvolgere, per permettere ad esempio, ad un cervese con una disabilità di poter accedere alle sue spiagge, senza bisogno di doversi spostare fino a Punta Marina”.
Il progetto di stabilimento balneare che Insieme a Te ha in mente di costruire se si aggiudicherà il bando, parte dall’esistente, dunque le 18 postazioni mare attualmente presenti, per configurarsi come una struttura modulabile, in grado di accogliere future esigenze e sviluppare ulteriori progetti: “per esempio – spiega la presidente – ci piacerebbe poter creare un’area a servizio dei numerosi volontari che ci supportano. Un luogo accogliente, dove potersi riposare e ristorare tra un servizio e l’altro. E poi anche, uno spazio per i familiari, dove anche loro, che si dedicano 24h al giorno, 7 giorni su 7 ai loro cari malati, possano trovare ristoro e relax”.
Sarà poi necessario unire ai fondi del bando un corposo progetto di fundraising, sulla scia di quello messo in pista per allestire i tre appartamenti per accogliere gli ospiti della struttura balneare, realizzati nella ex scuola di Punta Marina, ma decisamente più importante. “Quell’esperienza è andata molto bene, anche oltre le nostre aspettative: avevamo stabilito di arrivare a raccogliere 13mila euro per ogni appartamento, ne abbiamo ottenuti 41mila, anche di più! – conferma Debora -. In questo caso però vorremmo coinvolgere, oltre ai privati anche le istituzioni limitrofe, considerato che si parla di un investimento ampiamente superiore ai 200mila euro”.
Parlando di un bilancio della stagione 2022, Debora Donati si dice decisamente soddisfatta di come sono andate le cose: “Abbiamo avuto tra i 380 e i 400 ospiti in spiaggia, con una media giornaliera di 15 persone, per un totale di circa 1.350 presenze nei 90 giorni di apertura.
Oltre 200 volontari, da gruppi scout e gruppi parrocchiali sono poi venuti ad aiutarci, insieme a quello che io chiamo il volontariato “over20”, cioè gli adulti che prestano servizio durante l’estate!”.
Dallo scorso anno ci sono anche cinque figure assunte stabilmente: due segretarie e tre operatori di spiaggia: “per noi – dice Donati – la continuità è importantissima. Queste persone possono passare la loro esperienza ai volontari più giovani, che invece cambiano di anno in anno. Mi sento orgogliosa di dire che tutte le persone che passano dalla nostra spiaggia come volontari, se ne vanno con un bagaglio di formazione importante, sapendo usare i sollevatori e tutti gli ausili di spiaggia per i disabili. Escono persone formate, anche se sono ragazzini di 16-17 anni”.