Giovedì 23 maggio 2019 alle ore 20.30
Cinema EUROPA – Via S. Antonino 4 – Faenza
– con la prof. sa Flavia Franzoni
già docente di “Organizzazione dei Servizi Sociali” e “Politica dei Servizi Sociali”presso l’Università di Bologna
– e il film “Quasi amici”
di Olivier Nakache e Eric Toledano, con Omar Sy e Francois Cluzet
FARE IL BENE, RACCONTARE IL BENE
I luoghi dove l’essenziale è visibile agli occhi
Dopo la bella esperienza della spiaggia Insieme a te di Punta Marina “Tutti al mare, nessuno escluso” di agosto 2018, che aprirà nuovamente dal 29 giugno al 1° settembre 2019, vogliamo continuare a parlare di questo e di altri luoghi perché anche da lì passa il nostro futuro, perché sono “spazi” di vita vissuta dove una comunità diventa capace di fare il bene, dove si ritrova con “gli altri” per imparare a vivere insieme le loro disabilità, dove opera per far crescere generazioni solidali, dove lo sguardo cerca ponti per creare una città futura nuova.
L’ingresso è gratuito.
Per informazioni rivolgersi all’ASSOCIAZIONE INSIEME A TE: 324 8255263
> Scarica il volantino della serata
Flavia Franzoni ha insegnato “Organizzazione dei Servizi sociali” e “Politica dei Servizi sociali” presso l’Università di Bologna. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo “La rete dei servizi alla persona”(Carocci, 2014) e i tanti libri rivolti agli Studenti e alle Studentesse delle Scuole e dei Corsi di Laurea per Assistenti Sociali, oltre che ad un pubblico di lettori interessati ai problemi della convivenza e della solidarietà sociale. Con il marito Romano Prodi ha inoltre pubblicato il libro“Insieme” (San Paolo Edizioni, 2005).
“Quasi amici” è un film di Olivier Nakache ed Eric Toledano, tratto dal libro autobiografico di Philippe Pozzo di Borgo (“Le second souffle”). Si tratta di un film molto bello e ben interpretato dagli attori Omar Sy e Francois Cluzet e racconta una storia di amicizia vera nata per necessità e durata 10 anni fra Philippe Pozzo di Borgo, di famiglia molto ricca e con una disabilità che lo costringe su una sedia a rotelle, e Abdel Yasmin Sellou, un immigrato algerino con qualche problema a “rigare dritto”.